Sentii sbattere la porta all’improvviso
Tremavano i muri il tavolo le sedie
Il catino dell’acqua balbettava
Era la morte mamma era la morte!
Da dove veniva non so donde veniva?
La vedevo avvicinarsi al letto
Io mi sentivo male come un laccio
che stritola nel collo io la sentivo mamma
Era la morte!
Ora non piangere
tu che mi desti vita e nutrimento
non farti rossa in viso
non ti addolorare
Io sto quassù ti vedo
Devi solo velarmi capo e piedi
Poi dammi un bacio caldo
come fossi vivo mamma
come fossi vivo.
(da Il tempo rimasto,Foggia,ed.Bastogi,1980)