Le nostre madri,amico,
se solo avessero potuto,
se solo la cultura fosse stata
possibile anche a loro,
se solo non avessero dovuto
sempre
pensare alla cucina
strizzare/stendere/stirare,
il pavimento da lavare,
se solo non si fossero tolte
il pane di bocca per lasciarci
il cibo migliore il più soave nettare
le nostre madri
sarebbero diventate le più grandi
artiste,capitani d’industria,
scrittrici della più forte tempra
architetti ingegneri insigni
donne sfavillanti
col cervello fino
e abiti di gala
Le nostre madri,amico,
che contavano e dividevano il denaro
una e cento volte per farlo bastare
pere il pranzo e per la cena
del più alto monumento sono degne
della medaglia al valore più preziosa
della bandiera più alta sul pennone
(da Marcia di utopia,Forlì,Forum,1984)