Giova vedeva chiaro nel ventre della balena
Stavolta l’araba fenice non canterà resurrezioni
Le viscere putrefatte schizzeranno
Liquami di fenico sangue
L’ha detto Geremia migliaia di lune fa
A cavallo di un anno-luce zigzagante nell’Universo
Sono cominciate le forre
Si irrigidiscono le vene iniettate di sale
Scoppieranno a brandelli diarroici
E sarà la Grande Notte Terminale!
Da ogni angolo dello Spazio stanno marciando
Con passo cadenzato inarrestabile
Legioni di uomini-topi gialli limoni siciliani
Stanno marciando per l’ordine non trasgredibile degli dei
Che vogliono la giusta vendetta!
Portano tra le mani metalliche bombe atomiche
Da centomila megatoni!
Annullanti acidi galattici inventati
Da scienziati ossequianti vitaminizzati!
I loro occhi sono ghiacciai artici
Che squartano cervelli
Sono forti – guardate! – I Grandi Distruttori
L’esercito degli Hitler gongolanti
Le loro teste fumano come falò inestinguibili!
Marciano in atmosfere neutre alcalinizzate
Per non ricevere messaggi-radio distraesti
Guardateli! – Sono gli Attila del Terzo Millennio
Più forti di ogni Potenza immaginabile
Essi sono nei pressi della Terra
Appena a dieci milioni di anni-luce!
Entrano premendo il pulsante come nei piani
Studiati dalla Grande Intelligenza
Entrano nelle tre castranti dimensioni dell’uomo!
Ora si sentono piccoli piccoli indietro
Di seicentomila anni
Indietro fino all’ultima Grande Distruzione!
L’esercito d’acciaio toglierà gli argini
A tutte le acque del mondo
Per affogare i milioni di burocrati
Che hanno la testa dolorante
Per assentire al Superiore
Fino al posto di mini-potere.
Hanno abbandonato tutto amore famiglia dignità
Religione bontà cattiveria figli sesso
Buddha Cristo Socrate De Sade il bene e il male
Il giudizio la verità la fede la voglia
La morte la comprensione la trasgressione
Lo Stato la civiltà
Indifferenti ormai alla sofferenza del mondo il furto l’omicidio lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo
La guerra la pace la fame i bambini che muoiono di fame
L’alba sugli ulivi il tempo guadagnato a pensare
L’ozio l’estrema unzione il battesimo
I vecchi la solitudine il raggio di sole
Un bagno di luna le corse in bicicletta
Il grano fresco la zucca mascherata
La luce la notte il riso il pianto.
Hanno abbandonato tutto pur di coincidere l’anima
Col superiore potere per l’avanzamento
Con loro affogheranno senza una parola
Le segretarie cosciute che li attendono
Per soddisfare le voglie quotidiane
Tutto per uno scatto anticipato!
Saranno otturate le fognature
E risaliranno escrementi a riempire
Gli appartamenti dorati!
Orineranno dalle orecchie come fontane
Gli artisti dell’Io!
Che ogni luogo azione parola gesto fatto
Sguardo occhio rumore pensiero attimo
Cosa uomo terra cielo foglio
Tutto riducono al tema di varia modulazione
In bocca a cani che facciano scempio
Che ha per traccia la Glorificazione Personale
Perché gli altri – I sottoproletari del cervello, gli ingenui
D’ogni razza e civiltà
Si inchinino al loro passaggio
Per baciare i loro fatiscenti testicoli!
Saranno stuprati a ripetizione con colpi di bazooka
Dai falli di uomini-topi
I Don Giovanni della Terra!
Che attraversano la vita seduttori impenitenti
A contare le femmine che hanno inanellato
Per questi possedere è il più grande privilegio
Il Senso Ultimo l’ideologia per cui la vita vale
I sogni sono densi di donne
Che aprono le cateratte delle vulve
Che chiedono di benedirle
Col loro santissimo divinissimo sperma
Ciascuna parola muliebre suona per essi poesia
Nel calderone dell’acqua bollente vedremo urlare
Le lingue biforcute coloro che parlano con toni dolci
Presagendo la purezza del cuore illibato
Ma quando scompari dietro l’angolo ti vituperano
Con parole taglieni fangose
Ritorcendo un tuo gesto d’amore
Maliziando nei più segreti fondi dell’anima
Nel calderone bollente approderanno
Guidati dolcemente dall’esercito universale
Dalla Grande Mente il cui pensiero si realizza
Come un ordine in vincibile
Grideranno dolore non più biforcuto
Grideranno parole più vere del vero
Questo è il fato a cui non potranno sfuggire
Il fuoco divampa!Sta divampando sui corpo accartocciati
Degli uomini-denaro/banconote-umani soldificati!
E’ la nuova razza dell’evoluzione che brucia!
La razza distesa a macchia d’olio dagli Usa ai Pirenei
Dagli Urali a Parigi dal Messico a Londra
Fino al paese più riposto del Brasile
La razza al di là delle classi senza categorie
Ormai biologicamente preparati dai geni rimossi
Culturalmente tesi al pensiero che crei
I metodi più certi dell’accumulo del capitale
Possiedono denaro sotto i letti
La loro casa è la Banca il dio Re Mida
Cui erigono templi per la diuturna venerazione
Con monete di carta hanno riempito i cuscini
Perché i loro sonni siano degni delle navi d’oro
Che ogni giorno partono per Paesi da schiavizzare
Mefisto-denaro è entrato in loro
Un poco al giorno per non farsi scoprire
Mefisto accaparratore instancabile di appalti
In combutta coi ministri del regime
Spingono donne alla prostituzione per le strade
O in alberghi di gran lusso
Dove distinti signori in mutande col denaro tra le mani
Scelgono le prestazioni più idonee
Aprono bische per l’alta società
E i più coraggiosi i più furbi i più bravi
Assumono il racket della droga
Sguinzagliano scagnozzi con sigarette di hashish
Davanti alle scuole nelle fabbriche
Perché tutti sottomessi producano denaro
Invocando una siringa di morfina
E quando non potranno più pagare
Che si gettino dai ponti per disperazione!
Il fuoco divampa sugli uomini gialloverdi
Col denaro al posto dei visceri
Si accartocciano come fiaccole
Nel cuore della notte!
I palazzi edificati crollano!
Al fuoco vanno pile di banconote
Montagne di carta pregiata
Per cui si uccidono gli uomini
Come belve senz’anima
E alla fine solo mucchi di cenere
Saranno l’immondizia dell’uomo
Stanno arrivando!Li sentite cadenzare i passi?
Udite il mugolìo del vento telecomandato?
Gli animali fuggono come davanti a un nubifragio
Il cielo s’incupisce il cielo si sta
Impadronendo dell’uomo!
Tu che hai costruito centrali termonucleari!
Hai innalzato dighe monumentali
Alla maniera dei castori!
Hai cimiteriato i morti!
Hai fondato città missilistiche
Per lo sfruttamento intensificato!
Ti sei proclamato Dio del cosmo
Cui è tutto regno del possibile
Tu che hai desalinizzato l’acqua del mare!
Che hai dipinto la Gioconda
E voli al pari delle rondini nel cielo
Tu tremi dal terrore!
La legione degli uomini-topi ha invaso la Terra
Affacciatevi alle finestre! Affacciatevi!
Il mondo si consuma come una sigaretta
Giunta al filtro!
E’ l’ora della resa dei conti!
(da Io & la scimmia pazza, Forlì,Forum,1984)